Le ho viste. Loro, i loro volti dai lividi celati. Loro, gli ematomi nascosti tra le cosce, Loro, i loro sogni rapiti, le loro parole azzittite Loro, i loro sorrisi affaticati. Le ho viste tutte passare nella strada anime scalze, che si guardano dietro, temendo di essere seguite dai piedi della tempesta, ladre di luna attraversano, camuffate da donne normali. Nessuno le può riconoscere tranne quelle che sono come loro.
Le donne come me non sanno parlare; la parola le rimane di traverso in gola come una lisca che preferiscono inghiottire. Le donne come me sanno soltanto piangere a lacrime restie che improvvisamente rompono e sgorgano come una vena tagliata. Le donne come me sopportano gli schiaffi, senza osare renderli. Tremano di rabbia e la reprimono. Come leoni in gabbia, le donne come me sognano di libertà…