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Duloz

Jack Kerouac

Jack Kerouac

Nome tratto da fonti
di primo mattino
Nella sede di un giornale
Tanti Anni Fa a Lowell Mass
Mentre gli uccelli cacavano
Sul canale
E Sperma galleggiava
Tra i Muri di Mattone
Di un Albeggiar di Fumo
Che usciva da un Camino
di Chtistian Hill
Ah Sire, Duluoz,
Re dei miei Pensieri,
Salve a te!
(Caccia un’altra lattina di birra)

Solitudine messicana

Jack Kerouac

Jack Kerouac

E sono uno straniero infelice
contento di scappare per le strade del Messico
I miei amici sono morti su di me, le mie
amanti svanite, le puttane bandite,
il mio letto sbattuto e sollevato dal
terremoto – e niente erbasanta
per uno sballo a lume di candela
e sognare – solo spurghi d’autobus,
ventate polverose, e cameriere che mi sbirciano
da un buco nella porta
segretamente attizzate alla vista
degli onanisti fottenti cuscini –
Io sono la Gargolla
di Nostra Signora
che sogna nello spazio
sogni di grigia nebbia –
Il mio volto è puntato verso Napoleone
– io non ho forma –
La mia agenda è piena di DEFUNTO
non ho valore nel vuoto,
in patria senza onore, –
Il mio unico amico è un vecchio pederasta
senza macchina per scrivere
Chi, se è mio amico,
lo beccherò nel culo.
Mi resta ancora un pò di maionese,
tutta un’inutile bottiglia d’olio,
contadini mi lavano il lucernaio,
un matto si schiarisce la voce
nel bagno a fianco
cento volte al giorno
condividendo il soffitto con me –
Se mi ubriaco mi viene sete
– se cammino il piede mi cede
– se sorrido la mia maschera è una farsa
– se piango non sono che un bambino –
– se mi ricordo sono bugiardo
– se scrivo la scrittura è passata –
– se muoio il morire è finito –
– se vivo è appena cominciato –
– se aspetto l’attesa è più lunga
– se vado l’andare è andato –
se dormo la beatitudine è pesa –
mi pesa sulle palpebre –
– se vado a un cinema da poco prezzo
mi assalgono le cimici –
I costosi non me li posso permettere
– se non faccio niente
niente fa

Come meditare

Jack Kerouac

Jack Kerouac

– luci spente –
autunno, mani strette, in istantanea
estasi come una pera di eroina o morfina.
la ghiandola nel mio cervello secernente
il buon fluido felice (Fluido Santo) allorché
mi ah-bbasso e tengo ogni parte del corpo
giù in trance da puntomorto – Sanando
ogni mio male – tutto cancellando – neppure
resta il brandello di uno «spero-che-tu» o una
Bolla di Pazzia, ma la mente
libera, serena, spensierata. “Quando arriva
un pensiero spuntando da lontano con la sua
esibita figura d’immagine, lo freghi,
lo sfreghi via, lo smonti e si fa
smunto, e il pensiero non viene – e
con gioia comprendi per la prima volta
«Pensare è proprio come non pensare –
Perciò non devo pensare
mai
più».

Il poeta

Jack Kerouac

Jack Kerouac

Quante volte da quando
Ho visto il poeta
di Greenwich Village
Scorciare al lavoro nell’ alba grigia
Con la gavetta &
il taglio di capelli fuori moda
Occhi allo Hudson
Narici alla strada
All’inverno, al lavoro, alla carità,
Ai pasti, cibo di follia
Tante volte da quando
Ho visto il poeta
Che scriveva ritmi & rime
Incazzato tra Minetta’s
E Minetta Lane
Affrettarsi al Lavoro
Sessosico, sessitico, psico
analizzato?
Al lavoro nell’alba impoetica
Le mattine dopo essermi sbronzato
con Lucien & Allen
& gli Angeli Alleati
Nella Vasta Pesciaia
di Manhattan
O America!
O canti!
Poesie!
o Sax Alti! o Tenori!
Suonate!
(il Poeta è Morto).

Da vecchio

Jack Kerouac

Jack Kerouac

Quando comincerò a invecchiare
E forse sentirò .il braccio sinistro
intorpidirsi
E il cervello resistita speranza,
Siederò addormentato
L’energia soffocata esaurita
nel mio occhio
E l’amore fuggito da me
Quando la peggior notizia
Mi fu portata
Ed esultai di essere solo
Di ormai essere morto
Ho avuto la visione del
santo
Misconosciuto & troppo stanco
per spiegare il perché
E di dolci intenzioni
un altro giorno-
Persino Stanley Gould
andrà in cielo.

Sulle Lacrime

Jack Kerouac

Jack Kerouac

Lacrime è la mia fronte che si rompe,
Il lunato agitato
sedersi
In bui cimiteri di treni
Quando per vedere il volto di mia madre
Che richiamava dalla sua visione
Piansi alla comprensione
Della trappola mortalità
E del sangue personale della terra
Che mi aspettavano
Padre padre
Perché mi hai abbandonato?
Mortalità & repulsione
Scorrazzano per questa città
Infelicità è il mio secondo nome
Voglio essere salvato,
Affondato-non può essere
Non vuole essere
Mai fu fatta per essere
Così da vomitare!