Nome tratto da fonti di primo mattino Nella sede di un giornale Tanti Anni Fa a Lowell Mass Mentre gli uccelli cacavano Sul canale E Sperma galleggiava Tra i Muri di Mattone Di un Albeggiar di Fumo Che usciva da un Camino di Chtistian Hill Ah Sire, Duluoz, Re dei miei Pensieri, Salve a te! (Caccia un’altra lattina di birra)
E sono uno straniero infelice contento di scappare per le strade del Messico I miei amici sono morti su di me, le mie amanti svanite, le puttane bandite, il mio letto sbattuto e sollevato dal terremoto – e niente erbasanta per uno sballo a lume di candela e sognare – solo spurghi d’autobus, ventate polverose, e cameriere che mi sbirciano da un buco nella porta segretamente attizzate alla vista degli onanisti fottenti cuscini – Io sono la Gargolla di Nostra Signora che sogna nello spazio sogni di grigia nebbia – Il mio volto è puntato verso Napoleone – io non ho forma – La mia agenda è piena di DEFUNTO non ho valore nel vuoto, in patria senza onore, – Il mio unico amico è un vecchio pederasta senza macchina per scrivere Chi, se è mio amico, lo beccherò nel culo. Mi resta ancora un pò di maionese, tutta un’inutile bottiglia d’olio, contadini mi lavano il lucernaio, un matto si schiarisce la voce nel bagno a fianco cento volte al giorno condividendo il soffitto con me – Se mi ubriaco mi viene sete – se cammino il piede mi cede – se sorrido la mia maschera è una farsa – se piango non sono che un bambino – – se mi ricordo sono bugiardo – se scrivo la scrittura è passata – – se muoio il morire è finito – – se vivo è appena cominciato – – se aspetto l’attesa è più lunga – se vado l’andare è andato – se dormo la beatitudine è pesa – mi pesa sulle palpebre – – se vado a un cinema da poco prezzo mi assalgono le cimici – I costosi non me li posso permettere – se non faccio niente niente fa
– luci spente – autunno, mani strette, in istantanea estasi come una pera di eroina o morfina. la ghiandola nel mio cervello secernente il buon fluido felice (Fluido Santo) allorché mi ah-bbasso e tengo ogni parte del corpo giù in trance da puntomorto – Sanando ogni mio male – tutto cancellando – neppure resta il brandello di uno «spero-che-tu» o una Bolla di Pazzia, ma la mente libera, serena, spensierata. “Quando arriva un pensiero spuntando da lontano con la sua esibita figura d’immagine, lo freghi, lo sfreghi via, lo smonti e si fa smunto, e il pensiero non viene – e con gioia comprendi per la prima volta «Pensare è proprio come non pensare – Perciò non devo pensare mai più».
Quante volte da quando Ho visto il poeta di Greenwich Village Scorciare al lavoro nell’ alba grigia Con la gavetta & il taglio di capelli fuori moda Occhi allo Hudson Narici alla strada All’inverno, al lavoro, alla carità, Ai pasti, cibo di follia Tante volte da quando Ho visto il poeta Che scriveva ritmi & rime Incazzato tra Minetta’s E Minetta Lane Affrettarsi al Lavoro Sessosico, sessitico, psico analizzato? Al lavoro nell’alba impoetica Le mattine dopo essermi sbronzato con Lucien & Allen & gli Angeli Alleati Nella Vasta Pesciaia di Manhattan O America! O canti! Poesie! o Sax Alti! o Tenori! Suonate! (il Poeta è Morto).
Quando comincerò a invecchiare E forse sentirò .il braccio sinistro intorpidirsi E il cervello resistita speranza, Siederò addormentato L’energia soffocata esaurita nel mio occhio E l’amore fuggito da me Quando la peggior notizia Mi fu portata Ed esultai di essere solo Di ormai essere morto Ho avuto la visione del santo Misconosciuto & troppo stanco per spiegare il perché E di dolci intenzioni un altro giorno- Persino Stanley Gould andrà in cielo.
Qualunque momento hai voglia Di scrivere una cazzuta poesia Apri ‘sto libro & Strilla nient’ altro Che Crema Strilla Non ti scomare Scorri Scortica Scrosta i bordi di Scrono AllitteRa le Rane Bekkek! Bekkek! Koax! Koax! Carra Quax! Carra qualquus Kerouacainius!
Lacrime è la mia fronte che si rompe, Il lunato agitato sedersi In bui cimiteri di treni Quando per vedere il volto di mia madre Che richiamava dalla sua visione Piansi alla comprensione Della trappola mortalità E del sangue personale della terra Che mi aspettavano Padre padre Perché mi hai abbandonato? Mortalità & repulsione Scorrazzano per questa città Infelicità è il mio secondo nome Voglio essere salvato, Affondato-non può essere Non vuole essere Mai fu fatta per essere Così da vomitare!
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