Giulio Grimaldi
la luce irrompe nella notte
infrange la corrosione del sepolcro
INEDITO
Qui in una terra primitiva
dove anche i cespi d’ortica
fanno i loro frutti
il sole venditore di specchi
che conosce da secoli il solo gioco delle cavallette
affonda sinfonico
sulla stoppia umida di muffa.
Nessuno è mai arrivato a deporre
le mie di gioia
nella struttura della terra
o le macerie delle mente
nell’armonia che governa il raccolto.
Il solo aratro
pellegrino furente
stravolge l’oscillare formulato del tempo.
Devo la vita alla terra
e il futuro le invidio.
Istantanea come un sorriso
la sua gioia di sole.
Stringe tra i giovani denti
timidi specchi di favole.
Un venticello lo attraversa.
Di te giovinezza
s’umilia il paesaggio flautato
e nuvole di piume di neve
brucano nella fontana
l’immagine del mondo.
Vola via l’aquilone
dalle mani di Giacomo.
Nuota come un azzurro pesce
risalendo le onde del cielo.
Dietro alghe di nuvole
il sole rincorre l’aquilone.
da INVISIBILI BAMBINI