Vita e amore a noi due Lesbia e ogni acida censura di vecchi come un soldo bucato gettiamo via. Il sole che muore rinascerà ma questa luce nostra fuggitiva una volta abbattuta, dormiremo Dammi baci cento baci mille baci e ancora baci cento baci e mille baci! Le miriadi dei nostri baci tante saranno che dovremo poi per non cadere nelle malie di un invidioso che sappia troppo, perderne il conto scordare tutto.
Oh pazzo, basta! Povero Catullo, quel che è perduto è perduto è perduto. I tuoi occhi di paradiso li hai avuti quando il tuo amore ti diceva vieni tu ti precipitavi. Così amata da te è stata lei come nessuna da nessuno mai. E compivate tutti gli atti d’amore quel che volevi tu lei non voleva i tuoi giorni di paradisp li hai avuti. Ora non vuole più. Debole cuore, non devi volere più neanche tu. Se ti ha lasciato, lasciala andare. Perché vuoi vivere miserabilmente? Forza, sopporta il colpo, non gli cedere! Amore mio addio. Catullo è ora insensibile, non ti cerca, non corre a supplicarti per un rifiuto. Ma come soffrirai, le sue suppliche spente! Che sventura la tua, infelice, e a quale vita vai incontro! Quale uomo ti cercherà? Chi puoi amare ancora, di chi sarai l’amante? A chi i tuoi baci darai a chi la bocca morderai? Catullo resisti, tu non cedere.