Padre

Camillo Sbarbaro

Camillo Sbarbaro

 

Padre che muori tutti i giorni un poco
e ti scema la mente e più non vedi
con allargati occhi che i tuoi figli,
e di te non t’accorgi e non rimpiangi,
se penso la fortezza colla quale
hai vissuto, il disprezzo ch’hai portato
a tutto cio che è piccolo e meschino,
sotto la rude scorza
l’istintiva poesia della tua anima,
il bene ch’hai voluto alla tua madre
morta,
tutta la vita tua sacrificata,
e poi ti guardo così come sei,
io mi torco in silenzio le mie mani.
Contro l’indiferenza della vita
vedo inutile anch’essa la virtù,
e provo forte come non ho mai
il senso della nostra solitudine.