Camillo Sbarbaro
A volte sulla sponda della via
preso da infinito scoramente
mi seggo; e dove vado mi domando,
perché cammino. E penso la mia morte
e mi vedo già steso nella bara
troppo stretta fatoccio inanimato…
A volte sulla sponda della via
preso da infinito scoramente
mi seggo; e dove vado mi domando,
perché cammino. E penso la mia morte
e mi vedo già steso nella bara
troppo stretta fatoccio inanimato…