Come i bambini al sole, a mezzogiorno, siedo al tuo sguardo, e tremano le anime tra le felici palpebre, per l’inespressa, intima, prodiga gioia. Vedi, nel dubbio errai. E non rimpiango la colpa, ma l’occasione che ci privò, anche per un istante, della reciproca, benefica presenza. Ah, tienimi vicino, proteggimi tu, o amorevole colomba. E alle mie paure, se tornassero, opponi sereno il forte cuore: nella tua divina sicurezza trovino il nido i miei pensieri, che, senza te vacillano come implumi smarritisi nei cieli.
In quanti modi ti amo? Fammeli contare. Ti amo fino alla profondità, alla larghezza e all’altezza Che la mia anima può raggiungere, quando partecipa invisibile Agli scopi dell’Esistenza e della Grazia ideale. Ti amo al pari della più modesta necessità Di ogni giorno, al sole e al lume di candela. Ti amo generosamente, come chi si batte per la Giustizia; Ti amo con purezza, come chi si volge dalla Preghiera. Ti amo con la passione che gettavo Nei miei trascorsi dolori, e con la fiducia della mia infanzia. Ti amo di un amore che credevo perduto Insieme ai miei perduti santi, – ti amo col respiro, I sorrisi, le lacrime, di tutta la mia vita! – e, se Dio vorrà, Ti amerò ancora di più dopo la morte.
In verità questo grande amore è il mio vanto, che, quando sale dal petto alla fronte, mi incorona di porpora tanto da attirare gli occhi degli uomini e mostrare la sofferenza interiore, – anche se questo amore, per me è il massimo non dovrei tuttavia amare, finché tu non mi abbia dato una prova, e raccontato di quando per la prima volta i tuoi occhi sinceri si sono incrociati con i miei, e l’amore chiamò l’amore. E perciò, non posso nemmeno parlare d’amore, come qualcosa di bello che mi è proprio la tua anima ha reso la mia, completamente debole e incerta, e l’ha posta accanto a te su un trono d’oro, – E quello che amo (O anima, dobbiamo essere pazienti!) è solo in te, il solo che amo.
La prima volta che lui mi baciò, baciò solamente le dita della mano che scrive, che si fece così più delicata e bianca, restia al mondo ma non coi suoi. ‘ Senti?’, al brusio degli angeli. Ora io non vorrei un anello di ametista alla vista più puro di quel bacio. Fu più in alto il secondo e, cercando la fronte, si perse una metà sopra i capelli. O dono supremo! Crisma d’amore che con benefiche dolcezze precede la vera ghirlanda d’amore. Il terzo fu deposto, perfetto, sulla mia bocca, e fin d’allor superba, io ripeto:’mio unico, mio amato!
Se devi amarmi, per null’altro sia se non che per amore. Mai non dire: ‘L’amo per il sorriso, per lo sguardo, la gentilezza del parlare, il modo di pensare così conforme al mio, che mi rese sereno un giorno’. Queste son tutte cose che posson mutare, Amato, in sé o per te, un amore così sorto potrebbe poi morire. E non amarmi per pietà di lacrime che bagnino il mio volto. Può scordare il pianto chi ebbe a lungo il tuo conforto, e perderti. Soltanto per amore amami e per sempre, per l’eternità.
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