Ma come fai quando sei bambino
a prendere coraggio e fede nel destino
se papà ti mette per castigo al buio,
poi di notte a letto:
“zitto che c’è il lupo!”
“zitto che c’è il lupo!”
“zitto che c’è il lupo!”.
E la mamma dice:
“chiamo l’uomo nero!
Chiamo il babau, ti mangia tutto intero
nella notte scura ti fa la puntura,
ti fa la puntura, ti fa la puntura!”.
Ma passa per il buio senza paura!
Ma passa per il buio senza paura!
Poi all’improvviso ti arriva l’età
di amare follemente l’uomo che non va,
non c’è via d’uscita, né di qua né di là,
tuo padre griderà, tua madre pregherà
tua madre pregherà, tua madre pregherà.
L’amante poi si butta giù dal fabbricato,
perché quello che è facile diventa complicato,
dato che la vita è dura.
Che la vita è dura.
Che la vita è dura.
Ma passa per l’amore senza paura!
Ma passa per l’amore senza paura!
Per questo fummo creati: Per ricordare ed essere ricordati Per piangere e fare piangere Per seppellire i nostri morti – Per questo abbiamo braccia lunghe per gli addii Mani per cogliere quel che ci è stato dato Dita per scavare la terra.
Resta, al sommo di tutto, questa capacità di tenerezza Questa perfetta intimità con il silenzio Resta questa voce intima che chiede perdono di tutto: – Pietà! perché essi non hanno colpa d’esser nati…
Troppi sono i pericoli di questa vita Per chi prova passione, e più ancora Quando la luna appare d’improvviso E s’abbandona, dimentica, nel cielo, E se alla folle luce lunare Si unisce una qualsiasi musica Fate allora bene attenzione
Resta, al sommo di tutto, questa capacità di tenerezza
Questa perfetta intimità con il silenzio
Resta questa voce intima che chiede perdono di tutto:
– Pietà! perché essi non hanno colpa d’esser nati…
Resta quest’antico rispetto per la notte, questo parlar fioco
Questa mano che tasta prima di stringere, questo timore
Di ferire toccando, questa forte mano d’uomo
Piena di dolcezza verso tutto ciò che esiste.
Dormi, amica, dormi
il tuo sonno di rosa
una pace immensa
è calata in quest’ora.
Chiudi bene i petali
del tuo corpo immobile
e chiedo al silenzio
di non andare via.
Dormi, amica, il sonno
tuo di bambina
la mia vita è la tua
la ta morte è la mia.
dormi e cercami
nel paesaggio assente…
In esso la mia immagine
resterà più pura.
Dormi, amata mia
il tuo sonno di stella
la nostra morte, nulla
potrà fermarla.
Ma dormi, che così
dormirai un giorno
nella mia poesia
di un sonno senza fine.
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