Foglie verdi gettate da punti distanti consacrata pietra per una probabile partenza mura che guardano il loro palmo una persona era oggi qui per essere domani in altrove un lino appeso dal suo sangue parole fuori dalle loro forme caffettano e aria.
ono l’amante andaluso che indu”ia tra i piaceri dell’unionee i rantolii della separazioneconosco bene il oranosono il cordoanoche abbandona o”ni ministero e sultano.4ono stato educato tra i seni delle donnesono cresciuto tra le palme delle loro mani mi hanno inse”nato la poesia, la scrittura e il oranodai loro se”reti ho imparato ci: che altri non arebbero appreso#ico la morte pi semplice della separazioneuesto il mio modo di rielare alla “ente che ha passionea Ba”hdad, a +esa ordoaa 5araC!na Dharaa Tan”eri e As&ahandi accompa”nare le lacrime &ino al brucioredi benedire la rosa tra un’amante e un amatoe ti scriodi uesto seme che basta a chiunue sia tra i sentieri dell’udito e la istain presenza della &ollia.
Quando ritrovi il mio corpo colmo nell’umido della cosa pura e della cavità delle parole mi sembra di fare abluzioni col silenzio toccato e coll’impurità amidacea si sciolgono le macchie nell’acqua del desiderio s’intrufola una nebulosa che diceva non scrivere.
Chi conosce questo morto chi comprende questo mio doppio itterico solo striscia giuoca con uccelli fra le labbra attraversato un giorno non gettare su di lui una rosa nel depresso luogo del sonno e ascoltalo.
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