Sono un nero Pierrot: lei non mi amava, così io mi tuffai dentro la notte, e la notte era nera, anche la notte. Sono un nero Pierrot: lei non mi amava, così io piansi fin quando fu l’alba e insanguinò le colline ad oriente e il cuore, anche il mio cuore sanguinava. Sono un nero Pierrot: lei non mi amava, così con l’anima un tempo a colori come un pallone sgonfiato grinzosa, me ne andai via nella mattina in cerca d’un altro amore bruno.
Sto costruendo una strada per le automobili che ci volino sopra. Costruendo una strada attraverso il folto di palmizi che la luce e il progresso VI corrano sopra. Costruendo una strada per i bianchi ricchi e vecchi che ci passino sopra con le loro grosse vetture e mi lascino qui come un palo. Certo, una strada è utile a tutti! I bianchi in automobile… I negri e l’America E io ho il vantaggio di vederli passare. Non ho mai visto nessuno correre cosi bene prima d’ora. Ehi, amico! Guarda qua. Sto costruendo una strada. da Poesia americana contemporanea e poesia nera.
Figlio, ti dirò che la mia vita non è stata una scala di cristallo ma una scala di legno tarlato con dentro i chiodi e piena di schegge e gradini smossi sconnessi e luoghi squallidi senza tappeti in terra. Ma ho sempre continuato a salire, ed ho raggiunto le porte ed ho voltato gli angoli di strade, e qualche volta mi sono trovato nel buio, buio nero, dove mai è stata luce. Così ti dico, ragazzo mio, di non tornare indietro, di non soffermarti sulla scala perché penoso è il cammino, di non cedere, ora. Vedi io, continuo a salire… E la mia vita, non è stata una scala di cristallo.
Dovremmo avere una terra di sole, di sole sgargiante, e una terra d’acqua fragrante dove il tramonto è un morbido fazzoletto di seta rosa e d’oro, e non questa terra dove la vita è fredda. Dovremmo avere una terra d’alberi, alti alberi folti, piegati al peso di pappagalli ciarlieri lucenti come il giorno, e non questa terra dove gli’ uccelli son grigi. Oh, dovremmo tJvere una terra di gioia, d’amore e gioia e vino e canto, e non questa terra dove la gioia è un errore.
Tenetevi stretti ai sogni perchè se i sogni muoiono la vita è un uccello con le ali spezzate che non può volare. Tenetevi stretti ai sogni perchè quando i sogni se ne vanno la vita è un campo arido gelato dalla neve.
Bella è la notte, E il volto della mia gente. Belle le stelle, E gli occhi della mia gente. Bello, anche, il sole. Bella, anche, l’anima della mia gente.
Zia Sue ha la testa piena di storie. Zia Sue ha un cuore colmo di storie. Le sere d’estate sul portico zia Sue stringe al seno un bimbo dal viso [bruno e gli racconta delle storie. Schiavi negri che lavorano sotto il sole cocente, e schiavi negri che camminano nella rugiada della notte, e schiavi negri . che intonano canti di dolore sulle rive d’un grande fiume si confondono dolcemente nel fluire delle parole della vecchia zia Sue, si confondono dolcemente nelle ombre scure che passano e ripassano nelle storie di zia Sue. Il bimbo dal viso bruno ascolta e sa che quelle di zia Sue sono storie vere. Sa che zia Sue non ha mai tolto quelle storie dai libri, ma che sono uscite proprio dalla sua vita. E il bimbo dal viso bruno quieto nella sera d’estate ascolta le storie di zia Sue. La madre al figlio la vita per me non è stata una scala di cristallo. Ha avuto chiodi, e schegge, e tavole sconnesse, e tratti senza tappeto: nudi. Ma sempre continuavo a salire, raggiungevo un pianerottolo, svoltavo un angolo, e certe volte entravo nel buio dove non c’era luce. Perciò, figliolo, non tornare indietro. Non fermarti sugli scalini perché ti è faticoso andare. Non cadere, adesso: perché io continuo ancora, amore, ancora mi arrampico, e la vita per me non è stata una scala di cristallo.
Anch’io canto l’America. lo sono il fratello piu scuro. Mi mandano a mangiare in cucina quando vien gente, ma io rido, e mangio bene, e divento forte. I negri e l’America Domani siederò a tavola quando verrà gente. Nessuno oserà dirmi: «Mangia in cucina », allora. E poi, vedranno la mia bellezza e ne avranno vergogna: anch’io sono l’America.
Cosa succede ad un sogno rimandato? Appassisce come uva al sole? O come una ferita suppura Per poi scomparire? Puzza come carne andata a male? O fa la crosta di zucchero come un dolce sciroppo? Forse semplicemente affonda come pesante carico. O esplode?
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