Persino ora, mi dico, esiste una lingua alla quale potrei parlare e che giustamente mi ascolterebbe; rispondendo con eloquenza; a sua volta, negoziando il senso senza insulto dato o danno ricevuto. Familiare a coloro che già altrove la conoscono come giustizia, la si incontra anche sotto forma di silenzio. (Traduzione e cura di Marco Fazzini)
Io amo il mio lavoro e i miei figli. Dio è difficile, lontano. Le cose accadono. Troppo vicina ai flussi antichi del sangue l’innocenza non è arma terrena. Ma una cosa l’ho imparata: non abbassare lo sguardo fino ai dannati. Raggiungono nella loro sfera una strana armonia con l’amore di Dio. Io, di mio, ne celebro il coro amoroso.
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