Antonello Borra
Avvolto in un paltò,
medito se Platone
abbia sempre ragione
oppure, a volte, no.
da: Frammenti di tormenti (seconda parte)
Avvolto in un paltò,
medito se Platone
abbia sempre ragione
oppure, a volte, no.
da: Frammenti di tormenti (seconda parte)
c’è un angelo custode
che quando grido sente
e viene giù dal cielo
e mi dà un pizzicotto
nella coscia o nel braccio
e mi sussurra piano
all’orecchio parole
che mi calmano subito
però non dura a lungo
e allora grido ancora
e l’angelo ritorna
da: Fabbrica delle idee (monologhi dei matti)
(Pubblicati su Gradiva e altrove)
Ma che gran delusione!
Più passa il tempo e più
assomiglio a mio padre
ed è con l’intenzione
inconscia, dici tu,
di piacere a mia madre.
da: Frammenti di tormenti (prima parte)
Come va in Guatemala?!
Va come va in qualunque
altro luogo, in qualunque
altro tempo del sacro:
le tue piume a qualcuno,
le tue carni ad un altro.
da: Alfabestiario (Fomite)
Proprio adesso continua il solito vecchio tiro alla fune.
I Feromoni contro la gang della Scelta
I muscoli della coscia si gonfiano, i volti si tendono violacei.
La sudata eroica contesa.
Che fatica. Per bene che ci vada
la squadra della Scelta resiste, non lascia
che l’altro gruppo – Bob Beone, Delia Droga,
Olivia Lascivia e soci – tiri loro, gli sfavoriti,
oltre la linea finché sono a terra sconfitti a far smorfie nel fango,
i Feromoni a fare il giro d’onore, brandendo alta
la coppa, applaudendo, gongolando, in ogni cellula del corpo.
(Rakius)
Qualcosa bolle in pentola, ed è l’acqua
per un bagno che spero non sia il mio,
nel mentre mi ripeto come un mantra
che “l’esser cucinata non è triste,
triste è pensare d’esser cucinata.”
da: Alphabetabestiario
Eccomi qui a nuotare
a occhi chiusi, in sostanza
un piedipiatti all’angolo
di un incrocio arbitrario.
Confondervi le idee,
o le categorie,
questo è il mio imperativo.
Con il becco ho poppato
al ventre del divino:
il cosmo è meno rigido
di quanto voi pensiate.
da: Alfabestiario (Lietocolle)
È spaventoso immaginare un mondo
senza chi punge o senza un bel ronzare
o, peggio ancora, dove tutto è a posto,
sa di cera e di miele laborioso.
Meno male che il mondo è quel che è,
coi suoi vespai con questo desiderio:
dare alle sottigliezze della vita
un senso esatto come un pungiglione.
Nell’ora vespertina ognuno sente
che il mondo è di Caino e non di Abele.
da: Alphabetabestiario
C’è una bellezza austera
di là dalla finestra:
una luna da sarte
e una nuvola tersa,
l’una che non sa stare
ferma se l’altra resta.
da: Frammenti di tormenti (seconda parte)
Cari figli, vi scrivo
queste poche parole,
che spero vi teniate
ben ferme nel ricordo
mio e di questa casa
che sta cadendo a pezzi.
Tutto quello che avevo
da darvi, ve l’ho dato.
Ne avete avuto troppe
disgrazie? Non è questo
che volevo per voi,
vi ho dato tutto, tutto!
Per me ho tenuto solo
una speranza, e basta!
da: Autoscatti(pubblicati su Steve)