Antigone Kefala
Aveva combattutoper la libertà,disse
accendendo il fornello del gas.
Sulle montagne abbiamo combattuto…
giorni gloriosi…
testarda nelle parole
affaticata nella cucina trascurata
con il frigorifero ingiallito
e la fotografia sbiadita
del marito scomparso.
La casa piena di cupe
stanze soffocate di tappeti.
uscimmo nella bassa veranda
le calze pesante nero pece
il vestito a trama grezza
il blu indaco di qualche fiore selvagio
i vicini che ancora dormivano la domenica.
Ritorna,disse
guardando la strada ventosa
e il Municipio acquattato
sulle sue gambe d’elefante,
torna ancora.