Anna Maria Farabbi
Io credo nel credere.
Per credere faccio l’orto e il pane. E imparo ogni giorno a tacere lavorando, tessendo il tempo, accettandolo.
Imparo i significati del fare, del rispettare e amare le creature che sorgono e, sorgendo, immediatamente invecchiano. Benedico l’invecchiamento: il mio, prima di tutto. Canto la poesia dentro di me, prima ancora di agire nell’alfabeto. Viaggio non verbale tra gli elementi.
Anna Maria Farabbi (Perugia, 1959) da Abse (Ponte del Sale, 2013)